MANUALE DIFENSIVO PER ANNULLARE GLI ATTI DEL FISCO

Se un contribuente riceve una cartella di pagamento nella quale vengono richieste somme già pagate o che risulta essere sbagliata occorre prevedere a sistemarla al più presto.

Uno dei metodi più rapidi e semplici è quello dell’autotutela che è uno strumento utile sia per l’Amministrazione finanziaria, sia per il contribuente in quanto con questo strumento si possono effettuare delle verifiche ed evitare che il contenzioso si protragga con conseguente perdite di tempo e denaro.

Tramite una domanda in carta semplice, viene presentata l’istanza indicando l’atto per il quale si richiede l’annullamento totale o parziale della cartella, viene allegata tutta la documentazione necessaria per far si che l’amministrazione finanziaria possa effettivamente verificare la presenza di errori e quindi procedere con l’annullamento dell’atto di riscossione, cosa che comporta automaticamente l’annullamento degli atti sequenziali e l’obbligo di restituzione delle somme riscosse sulla base degli atti annullati.

Nel caso in cui l’amministrazione rigetta l’istanza in autotutela il contribuente ha la possibilità di fare ricorso entro i termini di scadenza della cartella di pagamento presso la Commissione Provinciale Tributaria di competenza.Il Ricorso deve essere notificato all’ufficio che ha emesso l’atto , mediante consegna diretta o per posta o a mezzo notifica di un ufficiale giudiziario, entro 30 giorni dalla notifica del ricorso, il contribuente si costituisce in giudizio depositando copia del ricorso notificato all’ufficio, con fotocopia della ricevuta di deposito o della spedizione per raccomandata.

Si precisa che dal 07 luglio 2011 che in caso di impugnazione di atti di accertamento o contestazione sanzioni è dovuto un contributo unificato , il cui importo varia in proporzione al valore della lite corrisposto tramite modello F23.

Calcolo contributo Unificato

Valore

Importo del contributo  

Processi di valore fino a €. 1.100,00

€. 37,00

Processi di valore superiore a €. 1.100,00 e fino a €. 5.200,00

€. 85,00

Processi di valore superiore a €. 5.200,00 e fino a €. 26.000,00

€. 206,00

Processi di valore superiore a €. 26.000,00 e fino a €. 52.000,00

€. 450,00

Processi di valore superiore a €. 52.000,00 e fino a €. 260.000,00

€. 660,00

Processi di valore superiore a €. 260.000,00 e fino a €. 520.000,00

€. 1.056,00

Processi di valore superiore a €. 520.000.00

€. 1.466,00

Qui di seguito vengono indicati gli elementi fondamentali per proporre ricorso

Contributo Unificato

Indicazione del valore della lite ( la mancata individuazione del valore della lite comporta l’applicazione del contributo unificato nella misura massima di € 1.500,00

Indicazione indirizzo PEC e cidice fiscale difensore (la mancata indicazione dell’indirizzo PEC non comporta l’inammissibilità del ricorso tuttavia è punita con la maggiorazione del 50% del contributo unificato dovuto)

Deposito nota di iscrizione a ruolo  ( obbligo del ricorrente di depositare all’atto della costituzione in giudizio la copia di deposito; nella stessa vanno indicate le parti,il difensore,l’atto impugnato, la materia del contendere, il valore delle controversia e la data di notifica del ricorso)

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