Reverse charge anche per tablet, pc e console

Da lunedì prossimo, 2 maggio 2016, anche alle cessioni di tablet, portatili e console per videogiochi l’Iva si applicherà con il meccanismo dell’inversione contabile ( Reverse charge). Scatterà infatti l’allargamento del meccanismo speciale, che prevede, nelle operazioni ” business to business”, l’assolvimento dell’imposta a cura del destinatario anziché l’addebito da parte del fornitore. La novità è stata introdotta dal Dlgs n. 24 dell’11 febbraio 2016,emanato per allineare la normativa interna in materia a quella unionale. Si tratta di una misura temporanea, che troverà applicazione fino al 31 dicembre 2018 , come previsto dall’art. 199-bis della direttiva 2006/112/Ce . In armonia con la direttiva, inoltre, dalla predetta data l’Iva tornerà ad applicarsi con le regole ordinarie anche alle cessioni di telefonini e microprocessori.

Le nuove operazioni soggette a inversione contabili riguardano le cessioni di personal computer e dei loro componenti e accessori, successivamente sono stati inclusi anche “consolle da gioco, tablet pc e laptop ( art. 199-bis della direttiva). Stando alla lettera della disposizione, tutte le cessioni b2b poste in essere dalla predetta data dovrebbero ricadere nel meccanismo speciale, alla sola condizione che l’acquirente sia un soggetto passivo che effettua l’acquisto in tale veste. Anche l’acquisto di un tablet da parte di un professionista titolare di partita Iva presso un qualsiasi punto vendita al dettaglio, pertanto, ricadrebbe nel raggio della nuova previsione. Appare però probabile che l’Agenzia delle Entrate , in via interpretativa, limiti l’applicazione del meccanismo speciale soltanto alle cessione effettuate nelle fasi commerciali precedenti la vendita al dettaglio.

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