Credito d’imposta per allarmi e videosorveglianza

La Legge di Stabilità del 2016 ha previsto un credito d’ imposta per le spese sostenute nel 2016 dalle persone fisiche (non nello svolgimento di attività di lavoro autonomo o impresa) per  l’ installazione di sistemi di videosorveglianza; l’ installazione di sistemi di allarme; spese per contratti stipulati con istituti di vigilanza dirette alla prevenzione di attività criminale.

L’ istanza dovrà essere presentata tra il 20 di febbraio ed il 20 di marzo 2017.

E’ disponibile sul sito dell’ Agenzia delle Entrate il software “Creditovideosorveglianza“, scaricabile gratuitamente (per l’ invio è necessario essere abilitati ai servizi telematici dell’ Agenzia delle Entrate), per compilare l’ istanza che potrà essere inviata solamente telematicamente; ci si potrà ovviamente rivolgere ad un intermediario abilitato, come il commercialista, in caso di necessità.

 Dovranno essere riportati il proprio codice fiscale, il codice fiscale del fornitore del bene o servizio, numero, data e importo delle fatture comprensivo di Iva. Se l’ immobile dovesse essere utilizzato promiscuamente (attività lavorativa/abitazione) bisognerà indicarlo, ed il “Bonus” sarà ridotto del 50%. Si precisa che il credito d’imposta non è cumulabile con le altre agevolazioni di natura fiscale per le medesime spese (quindi detrazione 50% e credito d’imposta sono alternativi).

Per il “Bonus” sono stati stanziati 15 milioni di euro per cui il credito che verrà riconosciuto sarà una percentuale derivante dal rapporto tra i fondi stanziati e i fondi richiesti. Ad esempio, se dovessero essere presentate istanze per 16 milioni di euro: 15.000.000 / 16.000.000 x 100 = 93,75% dell’ importo inserito nell’ istanza.

Potrà essere utilizzato in compensazione solo tramite modello F24 da presentare esclusivamente tramite i servizi dell’ Agenzia delle Entrate o (solo nel caso di persone “private”, cioè non titolari di reddito di lavoro autonomo o impresa) in diminuzione delle imposte dovute in base alla dichiarazione dei redditi 2016.  Entro il 31 marzo l’ Agenzia delle Entrate renderà noto tramite provvedimento la misura di spettanza del credito d’ imposta.

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