Novità della Legge di Bilancio 2023

1 Retribuzioni

Taglio del cuneo contributivo da 4 miliardi a vantaggio dei lavoratori Un intervento complessivo da 4-5 miliardi di importo per confermare anzitutto il taglio del cuneo contributivo di due punti, approvato dal governo Draghi e in scadenza a fine anno, a vantaggio dei lavoratori con redditi entro i 35mila euro, misura che da sola vale circa 3,5miliardi. Per i lavoratori con redditi entro i 20mila euro si aggiungerebbe un altro punto di taglio del cuneo contributivo. L’obiettivo del governo è quello di ridurre la differenza tra retribuzione lorda e netta in busta paga ai lavoratori. Si tratterebbe di un primo passaggio, in vista di un intervento più radicale che, nei piani illustrati dal premier Giorgia Meloni nel discorso programmatico in Parlamento, consisterà in un taglio di 5 punti per due terzi ai lavoratori e un terzo alle imprese.

2 reddito di cittadinanza

Per i percettori occupabili sostegno per 8 mesi nel 2023 I percettori del reddito di cittadinanza considerati ”occupabili” avranno il sussidio per 8 mesi nel 2023, fino ad agosto del prossimo anno. È questa la soluzione “ponte” emersa al consiglio dei ministri ieri notte, dove si è discusso anche di un’opzione di durata più lunga, per confermare il sostegno altri 12 mesi. Con questo intervento si stimano circa 1,5 miliardi di risparmi; nulla cambia, invece, per i percettori non occupabili che l’Inps a ottobre ha calcolato essere 2,32 milioni di persone che continueranno ad avere il sostegno anti povertà. A giugno erano 660mila i percettori del Rdc “occupabili” Nel 2023 avranno 8 mesi per formarsi, poi perderanno il sussidio. Sussidio a rischio anche per i 173mila occupati, che avendo redditi bassi percepivano il Rdc.

4 flat tax

Tassa piatta a 85mila euro con tagliola sopra i 100mila Nel testo della legge di bilancio esaminata ieri sera dal consiglio dei ministri entra l’aumento da 65mila a 85mila euro del limite annuo di ricavi e compensi che permette alle partite Iva di accedere alla tassa piatta del 15%. Il costo stimato è intorno ai 600 milioni, cioè poco più della metà degli 1,1 miliardi annui ipotizzati nel 2019 per alzare la soglia fino a 100mila euro (ma con aliquota al 20%). La misura è soggetta all’autorizzazione comunitaria su cui il governo nelle settimane scorse ha avviato la pratica. Viene introdotta una misura aggiuntiva per chi supera nel corso dell’anno i 100mila euro: in questo caso sarà previsto il ritorno immediato alla tassazione ordinaria e al regime completo di obblighi fiscali. Sul tavolo anche la Flat Tax incrementale riservata agli aumenti di reddito per chi dichiara al massimo 40mila euro l’anno.

5 tregua fiscale

Saldo e stralcio per i debiti nati dal 2000 al 30 giugno 2022 Un po’ aiuto per i contribuenti in difficoltà, un po’ opera di pulizia del magazzino della riscossione, la tregua fiscale è a due vie. Per i debiti fino a mille euro affidati all’agente della riscossione entro il 2015 viene previsto lo stralcio, come già accaduto nel decreto fiscale 2018 per le stesse cartelle fino al 2010. Quando l’importo è superiore, invece, si potrà chiudere la pratica versando l’intera imposta dovuta e una maggiorazione del 5% che sostituisce gli interessi e le sanzioni ordinarie. La misura, secondo le bozze, dovrebbe riguardare i carichi affidati all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2020 al 30 giugno 2022. Sul versante della pulizia del magazzino della riscossione, e quindi di alleggerimento dei costi, si prevede l’accorciamento del calendario delle comunicazioni di inesigibilità

7 CARBURANTI

Da dicembre taglio accise ridotto per finanziare gli aiuti ai Comuni Cambiano gli sconti fiscali sui carburanti. Il decreto legge approvato ieri dal consiglio dei ministri riduce da 25 a 15 centesimi al litro le riduzioni delle accise su gasolio e benzina e riduce di 3,4 centesimi il taglio sul Gpl. Iva compresa, la riduzione scende da 30,5 a 18,3 centesimi al litro, con una variazione quindi di 12,2 centesimi. Le novità, che entreranno in vigore dal 1° dicembre, servono a finanziare un nuovo intervento in aiuto di enti locali e aziende del trasporto pubblico e a finanziare sostegni per i territori alluvionati delle Marche. La novità segue le dinamiche dei prezzi di queste ultime settimane che hanno visto scendere le quotazioni soprattutto della benzina, ma anche del gasolio. Secondo i dati pubblicati ieri da Quotidiano Energia, il prezzo medio nazionale praticato per la benzina in modalità self è ora 1,705 euro al litro, mentre per il gasolio ci si attesta a 1,813.

8 prelievo straordinario

Tassa bis sugli extraprofitti al 33% e correttivi sul primo contributo Arriva la tassa-bis sugli extraprofitti delle imprese della filiera dell’energia. La nuova versione del contributo straordinario sarà collegata agli utili, come previsto dal regolamento europeo approvato il 6 ottobre scorso che fissa anche un livello minimo di aliquota al 33%. La tassa sarà versata in due rate, in scadenza al 30 giugno 2023 e al 30 giugno 2024. Il nuovo intervento è però l’occasione anche per introdurre le correzioni ai problemi più evidenti della base imponibile della prima tassa straordinaria. In particolare, si prevede l’esclusione alle voci rilevanti per il saldo Iva su cui si calcola l’aliquota del 25% delle operazioni straordinarie e infragruppo. Non cambia la scadenza del secondo versamento al 30 novembre, ma il conguaglio per tenere conto dei correttivi è fissato al 31 marzo 2023.

10 imprese

Dote a Nuova Sabatini, tutela del made in Italy e formazione 4.0 Il pacchetto per le imprese e le politiche industriali, almeno secondo le indicazioni dello schema di ingresso al consiglio dei ministri di ieri sera, è abbastanza magro. Perché non vedrebbe interventi per ripotenziare il piano Transizione 4.0, che dal 2023 andrà avanti con crediti di imposta ridotti per l’acquisto di beni digitali (l’ex iperammortamento). Allo stato dell’arte di ieri sera, invece, ci sarebbe il rinnovo di un anno del credito d’imposta per attività di formazione 4.0. Il pacchetto proposto- dal ministero delle Imprese e del made in Italy consiste anche in un Fondo per la tutela del made in Italy – 100 milioni nelle prime bozze – e in un rifinanziamento delle agevolazioni della Nuova Sabatini – per le Pmi che investono in beni strumentali – nell’ordine di 500 milioni per un biennio.

11 I guadagni da criptovalute rivalutabili al 14% Assegnazione agevolata dei beni ai soci

Una bussola per la tassazione delle criptovalute che potranno essere rivalutate con l’imposta sostitutiva al 14 per cento. La manovra contiene l’attesa regolamentazione del prelievo, che finora era stata affidata a risposte a interpello delle Entrate con una sostanziale equiparazione alle valute estere. Per i “guadagni” da criptovalute si imbocca la strada della tassazione come redditi diversi di natura finanziaria.  Così per il calcolo dell’imponibile si considereranno tanto i componenti positivi che quelli negativi.

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