Proroga : dati liquidazione iva al 10 aprile 2019 e doppio rinvio per l’esterometro

Anche la comunicazione dei dati delle liquidazioni Iva relative al quarto trimestre 2018 guadagna la proroga. 

Il termine che sarebbe scaduto oggi 28 febbraio slitterà, invece, al 10 aprile. Ma non solo il differimento dell’esterometro (la nuova comunicazione dei dati delle fatture da e verso l’estero) al 30 aprile riguarda sia la scadenza di invio di fine febbraio che quella di fine marzo (rispettivamente per le fatture di gennaio e febbraio). Confermato il differimento anche dell’ultimo spesometro (ultimo perché l’adempimento va in soffitta con il debutto della fattura elettronica obbligatoria da inizio anno) sempre al 30 aprile, che si trasformerà in un vero e proprio «Iva day» considerando che nello stesso giorno scade l’invio telematico della dichiarazione annuale. Sono le ultime novità contenute nel Dpcm di differimento delle scadenze fiscali controfirmato anche dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, dopo aver già ricevuto la firma del ministro dell’Economia, Giovanni Tria, e la bollinatura della Ragioneria generale dello Stato a inizio settimana. Novità confermate nella serata di ieri da una nota ufficiale del Mef, che ha sottolineato come «il provvedimento sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale dopo la registrazione alla Corte dei conti».Nel perimetro delle proroghe entrano anche i nuovi obblighi appena introdotti dalla conversione del decreto semplificazioni (Dl 135/2018) e in vigore dal 13 febbraio scorso. Obblighi che riguardano i soggetti passivi Iva che facilitano con portali, marketplace, piattaforme elettroniche la vendita a distanza di cellulari, console da gioco, tablet Pc e laptop. Proprio per lo scarso tempo a disposizione, arriva per loro lo slittamento dal 16 aprile al 16 maggio con la maggiorazione dello 0,40% del versamento dell’Iva per queste tipologie di beni e la fissazione al 31 maggio della scadenza per le operazioni da e verso l’estero sia di marzo che di aprile (si rinvia nel dettaglio all’articolo in basso).

Alla fine la novità più importante resta lo slittamento in avanti anche della comunicazione dei dati delle liquidazioni Iva, fortemente richiesta dagli operatori. Una decisione su cui, almeno stando allo schema di Dpcm già bollinato e anticipato ieri dal sito del Sole 24 Ore, la politica ha prevalso sui tecnici. Questi ultimi, infatti, hanno segnalato il vincolo comunitario legato alla segnalazione dei dati relativi all’Iva “incassata” dall’Italia durante tutto il 2018

 

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