Turismo, arriva il superbonus 80% e raffica di incentivi

Con il decreto legge approvato ieri dal Consiglio dei ministri per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr),  arriva il primo Superbonus per le imprese e per rilanciare il turismo. Di questi oltre 1,7 miliardi sono destinati alla riqualificazione e all’efficientamento energetico di alberghi, strutture ricettive, stabilimenti balneari, porti turistici, parchi tematici, complessi termali, fiere, congressi e agriturismi. Per queste attività almeno 500 milioni sono riservati a un credito d’imposta dell’80% e a un contributo a fondo perduto.

Il Superbonus sotto forma di credito d’imposta è fissato nella misura dell’80% delle spese sostenute non solo per la riqualificazione energetica e la messa in sicurezza antisismica, ma anche per eliminazione di barriere architettoniche, realizzazione di piscine termali (incluse l’acquisto delle attrezzature), nonché le spese per la digitalizzazione e quelle di manutenzione straordinaria, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia.

Il Superbonus è utilizzabile per tutti i lavori avviati successivamente alla data di entrata in vigore del nuovo decreto legge e anche a quelli precedenti ma non ancora ultimati.

Ma attenzione. Per superbonus e fondo perduto, che sono cumulabili, viene previsto un meccanismo di erogazione in base all’ordine cronologico delle domande. Il conto alla rovescia scatterà con l’avviso del ministero del Turismo che, almeno secondo l’articolo 1 del Dl, sarà pubblicato entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto.

Le imprese che accedono al Superbonus possono richiedere anche un contributo a fondo perduto fino a 40mila euro, ulteriormente incrementabile in relazione a diversi fattori: fino a 30mila euro se la quota di spesa è destinata per almeno il 15% a digitalizzazione e innovazione tecnologica ed energetica; fino a 20mila per l’imprenditoria femminile e under 35; fino a ulteriori 10mila euro per le imprese del Mezzogiorno. Attenzione, però, la cumulabilità degli aiuti non potrà mai superare i costi sostenuti e, nel caso del fondo perduto, il tetto viene fissato in 100mila euro.Il credito d’imposta sarà utilizzabile in compensazione e potrà essere ceduto, tutto o in parte, a terzi comprese banche e intermediari finanziari.

A questa sezione si aggiungono anche altri due fondi: uno rotativo (Cdp) di 180 milioni (leva finanziaria 1 miliardo) per realizzare intereventi di riqualificazione degli interventi di maggiori dimensioni tra i 500mila euro e i 10 milioni di euro. Il contributo dello Stato, in questo caso, è fissato nel 35% di spese e costi ammissibili ed alternativo al Superbonus e al fondo perduto; l’altro Fondo dedicato al settore con Mef e Bei ha una dote di 500 milioni per una leva finanziaria di 1,5 miliardi ed è finalizzato, tra l’altro, sviluppare nuovi itinerari pedonali turistici culturali, compreso il ripristino delle linee ferroviarie storiche.

La digitalizzazione dei servizi offerti da agenzie di viaggi e tour operator, infine, potrà contare su un credito d’imposta del 50% nel limite dei 25mila euro di spesa, a cui il decreto destina 98 milioni di euro

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