Inps e crediti, stretta sulle compensazioni negli F24

Dal 2024, sarà più breve il periodo in cui i commercianti, gli artigiani e professionisti iscritti alla gestione separata, potranno utilizzare in compensazione inF24 i crediti Inps che verranno generati dal quadro RR del modello Redditi PF. Dovranno aspettare il decimo giorno successivo all’invio del modello dichiarativo da cui emergono questi crediti.

Dal 1° gennaio 2024, in base al Ddl di Bilancio, la compensazione dei crediti contributivi nei confronti dell’Inps potrà essere effettuata:

  • 1 dagli artigiani e dai commercianti (iscritti nelle rispettive gestioni Inps) e dai liberi professionisti iscritti alla Gestione separata Inps, solo dal decimo giorno successivo a quello di presentazione della dichiarazione dei redditi da cui il credito emerge (Redditi PF), come oggi già accade per i crediti Irpef, Ires, relative addizionali (regionale, comunale o maggiorazione Ires), cedolare secca, Ivie, Ivafe,ecc. (risultanti dal modello Redditi), ritenute alla fonte (risultanti dal modello 770),ma solo per importi superiori a 5mila euro annui (con visto di conformità);
  • 2 dai datori di lavoro non agricoli, solo dal quindicesimo giorno successivo a quello di scadenza del termine mensile per la trasmissione in via telematica dei dati retributivi (Uniemens, che scade a fine del mese successivo di quello delle relative retribuzioni) o dal quindicesimo giorno successivo alla sua presentazione, se tardiva;
  • 3 dai datori di lavoro con contribuzione agricola unificata per la manodopera agricola, solo dalla data di scadenza del versamento relativo alla dichiarazione di manodopera agricola da cui il credito emerge.

Naturalmente, rimarrà impregiudicata la verifica sulla correttezza sostanziale del credito.

Anche nel 2024, come accade oggi, per le compensazioni orizzontali di questi crediti Inps in F24 non vi sarà, comunque, l’obbligo di predisporre il visto di conformità. La novità relativa all’invio preventivo del modello Redditi PF prima delle compensazioni (di qualunque importo), dal «decimo giorno successivo» dei contributi Ivs degli artigiani, dei commercianti e dei professionisti iscritti alla gestione separata, incide notevolmente su questi soggetti, per questi motivi: si tratta di contribuenti che «chiudono» spesso la dichiarazione dei redditi con un credito Inps, a causa degli elevati acconti annuali pagati, che vengono spesso versati tutti, applicando il metodo storico, cioè senza avvalersi del metodo previsionale, in

quanto, non essendo possibile avvalersi del ravvedimento operoso per i contributi Inps, il criterio previsionale è troppo rischioso, da un punto di vista sanzionatorio, in caso di errore nella previsione del reddito.

Già oggi, poi, è previsto che i crediti di questi contribuiti Inps possano essere utilizzati in compensazione in F24 solo fino alla data di presentazione del modello Redditi dell’annualità successiva. Oltre questa tempistica, è possibile solo richiedere il rimborso del credito residuo oppure utilizzarlo in compensazione interna, con altri contributi Inps, ma solo attraverso un’istanza di auto conguaglio(circolare del 10 giugno 1994, n. 182), da presentarsi esclusivamente online collegandosi all’indirizzo www.inps.it. Pertanto, per gli elevati crediti INPS commercianti, artigiani e gestione separata, dal prossimo anno, si ridurrà il periodo nel quale sarà possibile il loro utilizzo in compensazione in F24.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.